Visto che in questa discussione si ammette esplicitamente di fare affermazioni non supportate da prove di veridicita` mi cimento anch'io nell'esercizio di esporre una personale ipotesi. Nel terrore della dittatura di Saddam Hussein erano sopite le forti rivalita` fra le fazioni che aspiravano al potere o, forse piu` propriamente, alla sopraffazione delle altre. Sgomberato inequivocabilmente il campo dal potere coercitivo di Saddam Hussein le piu` violente fra esse hanno trovato nel trambusto dell'occupazione militare il terreno adatto per combattersi. Come in una guerra civile. Nel tentativo di uscire dal pantano con il massimo vantaggio possibile gli occupanti hanno puntato su una di queste fazioni, con la convinzione di trovarsela cosi` accondiscendente una volta approdata al potere e quindi al controllo delle ricchezze del paese. Se i metodi con cui queste fazioni combattono prevedono, fra l'altro, atti di terrorismo e sequestri di persona non vedo perche` quella appoggiata dagli stranieri occupanti non dovrebbe compierli. Cioe` lo scopo di un rapimento puo` essere l'opposto di quello di un altro semplicemente perche` e` eseguito dalla fazione opposta; e non per quella che a noi sembra solo una gran confusione. Ho cominciato a farmi questa idea svariati mesi fa, dopo i primi sequestri di cittadini francesi; altrimenti incomprensibili data la posizione politica della Francia (almeno quella di allora). Poi ho cercato riscontri nelle notizie diffuse dai telegiornali ma non mi stupisco di non aver mai registrato questa impostazione! Quando a suo tempo qualcuno propose il rientro dall'Iraq di tutti i cittadini italiani, in quanto la loro incolumita` non poteva essere garantita in uno stato di guerra, mi trovo` d'accordo; ma non trovo` d'accordo coloro che, avendo mandato li` i militari, volevano dare al mondo una visione "piu` tranquilla" della situazione. Per le tragiche notizie che continuano a giungere io sono ancora dell'idea che i civili italiani non dovrebbero stare li` durante la fase tutt'altro che conclusa di occupazione militare. Ma il fatto che in Italia venga chiesto ufficialmente solo ai giornalisti di tornarsene a casa la dice lunga sullo scopo di tale richiesta e anche su a chi giovino gli "effetti collaterali" del rapimento di giornalisti e reporter.